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Teoria della sensibilità al vantaggio, Vantage Sensitivity: le persone sensibili traggono maggiori vantaggi dalle esperienze positive

17th November 2020 - By Prof Michael Pluess

Sull’autore/autrice

Il professor Pluess è psicologo dello sviluppo e uno dei principali autori nel campo della sensibilità all’ambiente (Environmental Sensitivity). Esperto nello sviluppo e nella validazione delle misure di sensibilitá, ha inoltre contribuito significativamente alla formulazione delle teorie sull’Environmental Sensitivity. Conduce e coordina diversi progetti di ricerca sulla sensibilità.

Riassunto

Le persone sensibili sono più fortemente influenzate sia da esperienze negative sia positive. Tuttavia, tradizionalmente la psicologia ha principalmente considerato come le persone differiscano in risposta a esperienze avverse. La recente teoria Vantage Sensitivity è stata sviluppata per descrivere come le persone differiscono anche in risposta a esperienze positive e supportive.

Tutte le principali teorie sul tema della sensibilità individuale suggeriscono che le persone differiscono nella loro sensibilità alle esperienze, evidenziando come alcune persone siano piú sensibili di altre. Anche se la sensibilità è un concetto relativamente recente, la psicologia da lungo tempo indaga e studia le differenze individuali in risposta a stimoli ed esperienze.

Il modello della vulnerabilità, o Vulnerability model

Tuttavia, il focus della maggior parte degli studi condotti a oggi é stato orientato sulle differenze di sensibilità in risposta a esperienze esclusivamente negative, come maltrattamenti infantili ed eventi di vita stressanti. Di conseguenza, la sensibilità all’ambiente è stata generalmente intesa come una vulnerabilità che aumenta il rischio di sviluppare problemi psicologici quando le persone sperimentano avversità. Questa visione ha plasmato il pensiero in psicologia e psichiatria per molti decenni.

Secondo questo modello di vulnerabilità, ci sono di base due categorie di persone: persone vulnerabili e resilienti. In poche parole, le persone vulnerabili sono quelle che sviluppano problemi in risposta a esperienze negative, mentre le persone resilienti sono quelle che tendono a mantenere il loro benessere nonostante le situazioni difficili e avverse.

È importante sottolineare che, sulla base di questa prospettiva di vulnerabilità, si ritiene che tali differenze di risposta agli eventi emergano solo quando le persone sono esposte a esperienze negative. In assenza di avversità, il modello suggerisce che le persone vulnerabili e resilienti non differiscono nel loro benessere: entrambe presentano lo stesso livello di adattamento. Tuttavia il modello di vulnerabilità non ha mai descritto, né incoraggiato a considerare, se le persone differiscono anche nella loro risposta a esperienze particolarmente positive, come una genitorialità affettiva e responsiva, o il supporto premuroso di un amico amorevole.

Dalla vulnerabilità alla sensibilità

Una delle caratteristiche condivise e di base di tutte le recenti teorie sulla sensibilità è che le persone sensibili non solo sono più colpite negativamente da esperienze avverse, ma beneficiano anche particolarmente di esperienze positive. Ma il modello tradizionale di vulnerabilità non è in grado di descrivere tali differenze. Infatti, revisionando i contributi teorici disponibili, io e i miei collaboratori non abbiamo trovato alcun modello psicologico o teoria in grado di descrivere chiaramente le differenze individuali in risposta a esperienze positive.

Un’altra interessante conseguenza della tradizionale attenzione della psicologia per la vulnerabilitá è la mancanza di una terminologia consolidata per descrivere le persone che sono particolarmente sensibili alle esperienze positive, cosí come per descrivere le persone che sembrano beneficiarne meno. E cosí é stato, almeno fino a poco tempo fa.

Dalla sensibilità alla sensibilità al vantaggio, o Vantage Sensitivity

Trovatomi faccia a faccia con la mancanza di una teoria e di parole adatte per descrivere la tendenza delle persone sensibili a beneficiare in modo particolarmente evidente delle esperienze positive, ho cercato di sviluppare una teoria e una terminologia che potesse cogliere questi aspetti. Insieme al professor Jay Belsky, nel 2013 ho pubblicato un lavoro in cui abbiamo definito una nuova teoria, che abbiamo chiamato “Vantage Sensitivity”, o sensibilitá al vantaggio.

Secondo la teoria Vantage Sensitivity, le persone differiscono nella loro risposta alle esperienze positive, ed alcune sembrano beneficiarne di più, e altre un po’ meno. Coloro che beneficiano di esperienze positive e di supporto mostrano quella che abbiamo chiamato “Vantage Sensitivity”, mentre coloro che non riescono a beneficiare allo stesso modo mostrano quella che abbiamo definito come “Vantage Resistance”.

È importante sottolineare come la teoria che ho appena descritto suggerisce che queste differenze emergono in risposta a esperienze particolarmente positive. In assenza di esperienze positive, le persone sensibili al vantaggio, o “Vantage Sensitive” e quelle resisteni al vantaggio, o “Vantage Resistant”, hanno probabilmente livelli simili di benessere. Inoltre, il modello stesso non fa previsioni sulle differenze in risposta a esperienze negative. Si concentra solo sulla descrizione delle differenze individuali in risposta a esperienze positive, cosí come il modello di vulnerabilità ha descritto solo le differenze individuali in risposta a esperienze negative.

Di conseguenza, la sensibilità alle influenze negative e positive riflette la combinazione del modello di vulnerabilità e del modello di sensibilità al vantaggio. Insieme questi modelli possono spiegare come le stesse persone siano più sensibili alle esperienze avverse ma anche di supporto.

Evidenze empiriche a sostegno della sensibilità al vantaggio

Anche se si tratta di una teoria relativamente recente, vi é un numero crescente di studi che fornisce prove a sostegno delle differenze individuali nella “Vantage Sensitivity”. Vorrei descrivere uno dei nostri studi come esempio.

Lo studio di ricerca si è svolto in una scuola secondaria femminile di Londra (Pluess & Boniwell, 2015). Abbiamo indagato se le ragazze sensibili di 11-13 anni avessero beneficiato di più di un programma scolastico psicologico volto a promuovere la resilienza e prevenire i sintomi depressivi. La sensibilità è stata misurata con la scala Highly Sensitive Child, o scala del bambino altamente sensibile, e il livello di sintomi di depressione é stato valutato prima e dopo il programma, durato 12 settimane.

L’analisi dei dati raccolti ha messo in luce come le ragazze altamente sensibili non avevano più sintomi di depressione di quelle meno sensibili prima dell’inizio del programma. Tuttavia, nel corso del programma, i sintomi di depressione delle ragazze altamente sensibili hanno continuato a diminuire, e sono rimasti bassi anche 12 mesi dopo l’inizio del programma. Cosí non è stato per le ragazze a bassa sensibilità, i cui sintomi di depressione non sono stati influenzati affatto dal programma, ed anzi sono aumentati leggermente durante lo stesso periodo di tempo (vedi figura). Ciò significa che le ragazze altamente sensibili hanno mostrato di essere sensibili a una esperienza positiva (Vantage Sensitivity) quale il programma proposto, mentre le ragazze a bassa sensibilitá hanno mostrato di esser resistenti all’esperienza positiva di intervento (Vantage Resistance).

In sintesi, gli studi di ricerca dimostrano che i bambini altamente sensibili beneficiano in modo particolarmente forte di esperienze positive, come i programmi psicologici volti a migliorare il benessere psicologico. Il modello Vantage Sensitivity è utile per descrivere tali differenze e contribuisce nel far progredire la nostra comprensione teorica dei benefici dell’alta sensibilità.

 

Bibliografia

  1. Pluess, M., & Belsky, J. (2013). Vantage Sensitivity: Individual Differences in Response to Positive Experiences. Psychological Bulletin, 139(4), 901-916.
  2. Pluess, M., & Boniwell, I. (2015). Sensory-Processing Sensitivity predicts treatment response to a school-based depression prevention program: Evidence of Vantage Sensitivity. Personality and Individual Differences, 82(0), 40-45.