Sintesi del 1° Meeting di Sensibilità Ambientale a Chieti-Pescara, Italia
1st August 2023 - By Dott.ssa Francesca Lionetti e Prof. Michael Pluess
Sull’autore/autrice
La dott.ssa Francesca Lionetti è una psicologa dello sviluppo e ricercatrice. Si occupa di genitorialità, attaccamento, sviluppo socio-emotivo e sensibilità ambientale. Ha contribuito allo sviluppo e alla validazione delle misure di sensibilità per l’etá evolutiva, ed è coinvolta nell’indagine longitudinale su come la sensibilità si sviluppa e interagisce con l’ambiente.
Il Prof. Pluess è uno psicologo dello sviluppo e uno dei principali autori nel campo della sensibilità ambientale con competenze specifiche nello sviluppo e nella convalida di misure di sensibilità oltre a contributi significativi alle teorie della sensibilità ambientale. Conduce e coordina diversi progetti di ricerca sulla sensibilità.
Riassunto
Il 1° incontro internazionale sulla ricerca relativa alla sensibilità ambientale si è svolto presso l’Università di Chieti Pescara, Italia, il 18 maggio 2023. In questo blog riassumiamo l’incontro ed evidenziamo alcuni contributi chiave. Maggiori dettagli su interventi e argomenti discussi sono forniti nel libro degli abstract, disponibile in formato PDF in fondo a questa pagina.
Negli ultimi 20 anni la ricerca sulla sensibilità ambientale è cresciuta in modo significativo. Al fine di riunire i ricercatori per condividere e discutere i recenti progressi rispetto al costrutto della sensibilitá all’ambiente, abbiamo organizzato il primo incontro internazionale dedicato interamente a questo topic.
L’incontro si è svolto presso l’Università di Chieti-Pescara, in Italia, il 18maggio 2023. L’incontro di ricerca di una giornata è stato organizzato dall’Università di Chieti-Pescara in collaborazione con i membri del team del sito web sensitivityresearch.com, con l’obiettivo di riunire giovani ricercatori e ricercatori senior che si occupano della sensibilità ambientale.
Più di 300 persone si sono iscritte da tutto il mondo, tra cui studiosi, ricercatori e clinici. A causa di una alluvione che ha colpito l’Italia durante i giorni del convegno, molti partecipanti non sono stati in grado di viaggiare e hanno partecipato online.
Le lezioni mattutine si sono svolte in modalità mista, online e di persona. I colloqui pomeridiani erano solo di persona. Abbiamo discusso e condiviso recenti scoperte empiriche, nuove direzioni di ricerca e implicazioni per la pratica, creando anche il potenziale per nuove opportunità di networking durante un pranzo informale.
Al mattino una serie di interventi nella forma di main talk, o lezioni frontali, hanno fornito un quadro circa i recenti temi di ricerca di interesse nel campo della sensibilità ambientale. Nel pomeriggio, studiosi senior sono stati invitati a discutere in una tavola rotonda nuove linee di ricerca e potenziali implicazioni applicate per i contesti di prevenzione e intervento.
A seguire, una sezione speciale è stata dedicata ai giovani studiosi che hanno presentato le loro ricerche attraverso una serie di flash-talk. In quanto segue riassumeremo le diverse sessioni. Per maggiori dettagli è possibile scaricare l’opuscolo dell’evento in fondo a questa pagina.
Main talk di mattina
In mattinata, il Prof. Michael Pluess, dell’Università del Surrey, Regno Unito, ha aperto la conferenza e ha introdotto come la nostra comprensione della sensibilità si sia sviluppata nel tempo portando all’attuale concettualizzazione, ampia e integrativa, della sensibilità ambientale.
La prof.ssa Corina Greven, del Radboud University Medical Center, Paesi Bassi, ha poi discusso le associazioni tra sensibilità, stress e sviluppo neurologico, benessere e salute somatica, sulla base di nuovi dati provenienti da una popolazione di adulti.
La dott.ssa Bianca Acevedo del Neuroscience Research Institute di New York, negli Stati Uniti, ha riassunto il suo lavoro sulla sensibilità ambientale come catturato dal tratto della sensibilità all’elaborazione sensoriale (SPS) e discusso delle associazioni con aspetti strutturali e funzionali a livello cereberale.
Successivamente, la Prof.ssa Annalisa Setti, dell’Università di Cork, in Irlanda, ha presentato il razionale teorico a sostegno delle potenziali associazioni tra sensibilità e connessione con la natura, riportando e discutendo i risultati empirici di recenti studi di ricerca.
Infine, la dott.ssa Francesca Lionetti, dell’Università d’Annunzio di Chieti Pescara, Italia, ha discusso l’importanza di includere il costrutto di sensibilità quando si studiano i comportamenti genitoriali e l’adattamento all genitorialitá, presentando risultati empirici provenienti da studi longitudinali.
Tavola rotonda pomeridiana
Nel pomeriggio, si è svolta una tavola rotonda con esperti italiani, per discutere di come la sensibilità ambientale abbia informato molteplici linee di ricerca in campi e contesti, tra cui, ad esempio, l’adattamento e lo sviluppo di adolescenti (con Dario Bacchini e Concetta Esposito, dell’Università di Napoli Federico II, e Sonia Ingoglia e colleghi dell’Università di Palermo), l’adattamento e lo sviluppo in persone con un background migratorio (Ughetta Moscardino, Università di Padova); la rilevanza della sensibilità ambientale per i contesti applicativi, comprese le scuole (Luciana Castelli, Università SUPSI); il supporto clinico ad adolescenti con dolore ricorrente ed alta sensibilitá (Federica Galli, La Sapienza, Roma); gli interventi anti-bullismo (Annalaura Nocentini, Università di Firenze) e la psicoterapia (Elena Lupo, HSP Italia).
Tra gli altri argomenti discussi, le associazioni con il funzionamento fisiologico e la reattività (Elena Nava, dell’Università Bicocca, Milano, e Sara Scrimin, dell’Università di Padova) e gli aspetti cognitivi e motori legati alla sensibilità nei bambini piccoli (Maja Roch e Irene Leo, Università di Padova).
Presentazioni dei dottorandi
Infine, dottorandi e neo laureati provenienti da Italia, Francia e Paesi Bassi hanno presentato il loro lavoro in corso e i progetti fornendo interessanti approfondimenti su nuove linee di ricerca e aggiungendo energia positiva ed entusiasmo per scoprire ulteriormente cos’è la sensibilità e come influenza lo sviluppo e il benessere dall’infanzia all’età adulta.
Conclusioni
Nonostante l’alluvione che ha colpito l’Italia e che ha impedito a molte persone di partecipare di persona, il primo incontro internazionale sulla sensibilità ambientale è stato un grande successo. È stato bello incontrarsi con vecchi amici e conoscerne molti nuovi. Non vediamo l’ora di organizzare il prossimo incontro e condivideremo i dettagli non appena i piani saranno stati consolidati. Nel frattempo, vi invitiamo a guardare la registrazione della sessione mattutina (disponibile solo per un periodo di tempo limitato).