Genetica
Sintesi del 1° Meeting di Sensibilità Ambientale a Chieti-Pescara, Italia
Il 1° meeting internazionale sulla ricerca relativa alla sensibilità ambientale si è svolto presso l’Università di Chieti Pescara, Italia, il 18 maggio 2023. In questo blog riassumiamo l’incontro ed evidenziamo alcuni contributi chiave. Maggiori dettagli su interventi e argomenti discussi sono forniti nel libretto di abstract, disponibile in formato PDF in fondo a questa pagina.
L’alta sensibilità è associata all’invecchiamento biologico accelerato
Questo studio ha studiato l’associazione tra alta sensibilità e lunghezza dei telomeri come biomarcatore dell’invecchiamento biologico. Abbiamo reclutato 82 adolescenti. I risultati mostrano che la sensibilità è negativamente correlata alla lunghezza dei telomeri. Più specificamente, gli studenti con bassa soglia sensoriale, una componente della sensibilità, tendono ad avere telomeri più corti, che indicano un invecchiamento biologico accelerato.
Sensibilità genetica agli effetti positivi dell’educazione alle relazioni
Le persone sensibili sono più influenzate dalle loro esperienze e la sensibilità ha una base genetica. Abbiamo testato se la sensibilità genetica predice la risposta a un programma di educazione relazionale. Abbiamo scoperto che gli individui con un’elevata sensibilità genetica sono migliorati maggiormente per quanto riguarda diversi aspetti relazionali, con effetti evidenti due anni dopo la conclusione di un programma di supporto alle relazioni
Quanto è affidabile la ricerca sulla sensibilità genetica per l’applicazione in pratica?
La ricerca di intervento ha recentemente iniziato a concentrarsi sulle differenze genetiche al fine di spiegare perché gli interventi funzionano meglio per alcuni rispetto ad altri. Tuttavia, stabilire l’affidabilità di tale ricerca genetica è fondamentale.
La sensibilità è nei nostri geni (ma non solo!)
Il nostro studio ha studiato l’ereditarietá della sensibilità.
I risultati hanno mostrato che il 47 per cento delle differenze di sensibilità tra gli individui sono geneticamente determinate, mentre il restante 53 per cento è determinato da fattori ambientali.
Sensibilità ambientale e varianza genica del trasportatore della serotonina: dai ratti agli esseri umani
La sensibilità ambientale è osservata sia negli animali che negli esseri umani, suggerendo che è ha una solida base biologica.